Intervista al Prof. Ernesto Burgio su https://www.radiondadurto.org/
Data di trasmissione: 17 novembre 2020 – 18:06
“Bene che la prova dei due vaccini sia risultata positiva, ma la pandemia va fermata sul territorio, con una organizzazione diversa del sistema sanitario, con i percorsi alternativi per non far entrare il virus negli ospedali: ci devono essere aree extraospedaliere dedicate al triage, quindi alla diagnosi precoce, a fare i tamponi a quarantenare le persone positive“.
Per il dottor Ernesto Burgio, medico ed esperto di epigenetica e biologia molecolare invece “siamo ricaduti in misura grave in questo errore, anche se non nella misura di febbraio-marzo: i Pronto soccorso e molti reparti sono pieni di Coronavirus, invece ci devono essere strutture dedicate al contenimento delle catene dei contagi e ad evitare che il virus penetri di nuovo negli ospedali“.Per il medico si sarebbero dovuti utilizzare anche gli ospedali militari. “Ora, prosegue il dottor Burgio, la curva dei contagi ha avuto un buon rallentamento e questo dimostra che le contromisure possono funzionare anche con dei lockdown parziali. Il problema non è però di riprendere la normalità perchè attualmente non è possibile, ma utilizzare i brevi periodi di lockdown per meglio adeguare il sistema. Occorre un sistema di monitoraggio attivo che non può essere fatto dagli operatori sanitari che sono pochi e oberati; inoltre servono milioni di tamponi pronti per le fasi acute, per fare il monitoraggio ed il tracciamento a tappeto, anche dei contatti, come fanno in vari paesi asiatici ”